Salviamo il salvabile – atto II, il nuovo album dei Fratelli di Soledad

Salviamo il salvabile – atto II, il nuovo album dei Fratelli di Soledad

Dopo quasi quattro anni tornano i Fratelli di Soledad con un nuovo lavoro, prodotto da Max Casacci e Rudy Di Monte, disponibile nei negozi di dischi e nei migliori digital stores

Vent’anni dopo l’album Salviamo il salvabile, tornano i Fratelli di Soledad con il secondo capitolo, prodotto da Max Casacci dei Subsonica e Rudy Di Monte, disponibile nei negozi di dischi e nei migliori digital stores.

Undici tracce, scelte e rivisitate dai Fratelli, che per varie ragioni hanno segnato, in questi anni, il loro percorso artistico. Un omaggio alla musica italiana ed ai suoi interpreti.

Fondamentale la presenza, in alcuni brani, dei protagonisti originali delle canzoni. Gino Santercole, membro storico del Clan, autore di alcune delle canzoni più belle portate al successo da Celentano, canta una Svalutation psychobilly dance con la grinta di un ragazzino e la voce di un vecchio blues man del Sud degli Stati Uniti; Goran Kuzminac reinterpreta la sua Stasera l’aria è fresca, adattandosi perfettamente alla versione clashiana, proposta dai Fratelli; Riccardo Borgetti, amico fraterno del compianto Fanigliulo e coautore della sanremese A me mi piace vivere alla grande, interpreta una strofa della versione patchanka della canzone. Non mancano gli ospiti, alcuni già presenti nella precedente versione di Salviamo il salvabile come Paolo Parpaglione al sax, Mao ai cori, Vito Miccolis alle percussioni e Max Casacci alla chitarra, a cui si aggiungono vecchi e nuovi amici quali Sabino dei Titor per una versione punk rock di Cimici e bromuro di Sergio Caputo e Victor Mc degli LN Ripley al toasting nella rilettura ska 2 Tone di uno dei primissimi brani dei Litfiba Versante est. E ancora Tommaso, frontman dei Perturbazione, alla voce e Principe al rap, in una rilettura ukulele-dance-acustica di un brano dei Fratelli, Je vous salue Ninì, e Bunna degli Africa Unite nella rilettura reggae di un brano culto di Flavio Giurato, Il tuffatore. Importantissimo è stato il lavoro di armonizzazione dei cori di Mario Congiu. Gli altri brani scelti sono: Stranamore di Vecchioni trasformata in una ballata alla Johnny Cash con cori di Lady Ghost dei The Ghost Effect, un omaggio al Maestro Piero Piccioni con una versione ska della strumentale O rugido do leao, già colonna sonora per Alberto Sordi, Ho le tasche sfondate, inedito di Piero Ciampi rivestito in abito rock steady ed introdotto egregiamente dal blue-jay Catfish, e Il mio funerale di Ferruccio Casacci, brano proposto da Max Casacci e accolto con immenso piacere dai Fratelli di Soledad.

www.fratellidisoledad.it