Le nuove frontiere del suono di Architorti

Le nuove frontiere del suono di Architorti

LE NUOVE FRONTIERE DEL SUONO DI ARCHITORTI
in
Goltzius and the Pelican Company
regia di Peter Greenaway
dal 30 settembre al 5 ottobre _ CRT Milano
dal 7 al 12 ottobre _ Teatro Bellini di Napoli
dal  7 al 9 ottobre _ Festival del Cinema d’essai di Mantova
dal 12 al 16 novembre _ Teatro Argentina di Roma

successivamente disponibile per le sale cinematografiche d’essai

Il Sarcofago degli Sposi
regia di Josuè Boetto Cohen
dal 24 ottobre 2014
Museo della Storia di Bologna
in gemellaggio con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma

Il Bucintoro e le Carrozze Regali
dal 20 settembre 2014 al 8 febbraio 2015
Reggia di Venaria (Torino)

nuovo album di Africa Unite
dicembre 2014

Marco Robino: composizione
Marco Gentile: produzione artistica

Il Quintetto Architorti è un quintetto d’archi di formazione classica che grazie al lavoro di trascrizione e composizione di Marco Robino e di produzione artistica di Marco Gentile ha conosciuto, in questi anni, una ritrovata giovinezza.

Marco Robino fonda il Quintetto nel 1994 e da subito combina ad uno spirito di coraggiosa esplorazione l’impegno e la voglia di allargare l’ambito e la portata del quintetto d’archi; lo dimostrano le molteplici collaborazioni con artisti come: Tony Esposito, Subsonica, Meg, Arturo Stalteri, Fabrizio Bosso, Madaski e Africa Unite.

Un mondo musicale in costante trasformazione e un’innata capacità di rinnovamento hanno cambiato la pelle dell’ensemble che, dal 2004, si è avvicinato al mondo del cinema e delle installazioni multimediali. Da subito apprezzati per la qualità esecutiva e l’audace capacità di sperimentare, gli Architorti hanno collaborato con artisti di fama internazionale. Per Peter Greenaway hanno composto musiche originali per: The Tulse Luper Suitcases, The European Showerbath, Peopling the palaces, Museo del design di Milano, il Cenacolo di Leonardo (il New York Times dice, in merito al Cenacolo di Leonardo, che gli Architorti sonorizzano la performance dando allo spettacolo “a divine and natural light blurred as Marco Robino’s rhythmic music culminated in a furious crescendo”), Palazzo Reale – sala delle Cariatidi, Santa Maria delle Grazie, Refettorio – Milano e J’accuse.
Architorti ha creato le musiche della colonna sonora dell’ultimo film di Peter Greenaway “Goltzius and the Pelican Company” che dal 30 settembre sarà in cartellone nei più prestigiosi teatri italiani. Nell’era della multimedialità e del capovolgimento delle modalità di fruizione, Lo Scrittoio e Maremosso (distributori dell’opera) portano a teatro l’ultimo capolavoro del regista e artista britannico. Ad oggi sono coinvolti il CRT Milano, Teatro Argentina di Roma e il Teatro Bellini di Napoli.
Peter Greenaway, per questa nuova opera cinematografica, ha dato ad Architorti il compito di comporre l’intera colonna sonora utilizzando la particolare tecnica di registrazione in sovraincisione, applicata alla musica minimale.
In Goltzius and the Pelican Company Architorti è presente nel cast; è stato desiderio del regista stesso coinvolgere la formazione creatrice delle musiche nelle riprese del film e di inserirla all’interno della sceneggiatura.
Hendrik Goltzius, uno dei primi incisori di stampe erotiche del tardo Cinquecento, è il protagonista di questo nuovo lavoro di Greenaway e nel film è alla ricerca di un finanziatore per riuscire a portare a termine il suo progetto: un libro d’illustrazioni di alcune tra le più controverse storie del Vecchio Testamento.
Il margravio di Alsazia è disposto a donare la cifra richiesta, ma solo se Goltzius e la sua
compagnia, The Pelican Company, lo convinceranno mettendo in scena dal vivo gli
episodi biblici legati ai vizi capitali.

La rappresentazione, quanto mai realistica, dei racconti legati ai tabù dell’incesto, dell’adulterio, della pedofilia, della prostituzione e necrofilia, innescherà dinamiche inattese nella corte alsaziana e all’interno della stessa compagnia.
I temi dell’erotismo, della sessualità e dei tabù a questi legati, il costante e l’irrisolto
conflitto tra religione e sesso, sono solo l’innesco di una ricca perlustrazione e rappresentazione dei rapporti tra “riproducibilità tecnica”, modelli di fruizione e consumo virtuale del sesso.

Il 24 ottobre, invece, inaugurerà al Museo di Storia di Bologna, in gemellaggio con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, un’installazione virtuale di particolare complessità. Si tratta de “Il Sarcofago degli Sposi” per il quale Architorti ha curato la
parte musicale lavorando, in questi mesi, a stretto contatto con il regista Josuè Boetto Cohen.
Si è voluto realizzare, con questa installazione, un vero e proprio clone high – tech del notissimo Sarcofago degli Sposi: la sua ricostruzione digitalizzata, in scala reale (esperimento mai tentato prima) verrà inserita in un ambiente di grande suggestione creato da un complesso spettacolo di “3D Mapping” e da una colonna sonora originale. All’inaugurazione Architorti  suonerà dal vivo, per le prime repliche dello spettacolo.
Il 19 settembre scorso è stato presentato il nuovo allestimento con la nuova installazione museale presso le Scuderie della Reggia di Venaria (To). Il concept musicale è firmato,
ancora una volta, dal compositore Marco Robino e da Marco Gentile per quanto riguarda la produzione artistica.
Nelle Scuderie convivono realtà differenti: la Peota (reale barca), le carrozze d’epoca e le videoproiezioni sul Risorgimento italiano.  Marco Robino ha utilizzato una tecnica compositiva dalla forte connotazione multimediale che ha permesso di generare tre stili musicali che distinguono le tre tipologie espositive e che suonati contemporaneamente non generano confusione acustica ma una sola e coerente armonia. Il testo poetico dell’aria dedicata alla Peota “O fiumi che solchiamo”  è dello scrittore Daniele Martino.
Infine, a dicembre avrà inizio la nuova produzione in studio di Africa Unite ed anche in questo caso è previsto un intervento di Marco Robino e Marco Gentile che porranno in essere nuove sperimentazioni, in termini di montaggio e di timbriche, attraverso le quali riprodurranno particolari suoni che hanno la caratteristica di non poter essere eseguiti dal vivo e che esulano dal classico uso degli archi.
Quattro progetti diversi accomunati dalla stessa attitudine, ormai radicata nella concezione compositiva di Architorti, che li vede impegnati a trovare nuove forme espressive in grado di ridefinire il concetto di “musica”.

Architorti biografia
Quintetto d’archi di formazione classica (due violini, viola, violoncello, contrabbasso). Fondato e diretto da Marco Robino che cura le trascrizioni e compone la musica originale.
Ha collaborato con Arturo Stalteri, con Tony Esposito, con i Subsonica in “Amorematico”, Meg e Madaski.

Architorti ha alle spalle un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Il gruppo partecipa in più occasioni al festival «MITO Settembre Musica», nel 2003 col progetto “Corde in
levare” suonando all’Auditorium del Lingotto di Torino, nel 2005 con il progetto Architortiplaypunk, ideato con Alberto Campo, che vede la trascrizione delle opere più significative
del Punk internazionale, e nel 2013 con un concerto dal titolo “Dalla trascrizione alla rielaborazione”, un excursus sul lavoro fatto da Marco Robino in questi anni di attività come
compositore, trascrittore e rielaboratore per Architorti e quindi sui brani che hanno caratterizzato maggiormente il suo lavoro e il suono del quintetto.

ll quintetto ha collaborato con il Museo del Cinema di Torino e con la Torino Film Commission. Nel 2004 ha partecipato alla colonna sonora del film A/R andata + ritorno di Marco Ponti e dallo stesso anno ha partecipato ai ciak e alla realizzazione delle colonne sonore delle fiction: La contessa di Castiglione (Rai1), Mafalda di Savoia (Canale 5) e Il furto della Gioconda (Canale 5) .

Intensa e molto apprezzata è l’attività didattica che il quintetto svolge nelle scuole elementari e medie per la diffusione della cultura musicale. Sono 9 i cd didattici pubblicati finora e ogni anno più di un migliaio di bambini prendono parte al progetto.

Il punto di svolta per quanto riguarda il lavoro e la ricerca musicale rivolta al cinema avviene con l’inizio della collaborazione con Peter Greenaway.
Architorti collabora dal 2004 in modo costante con Peter Greenaway su progetti come:
– Le valigie di Tulse Luper, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2006.
– The European Showerbath.
– Peopling the Palaces, installazione multimediale per la riapertura della Reggia di
Venaria Reale.
– Museo del design di Milano.
– Leonardo’s Last Supper, installazione multimediale sul cenacolo leonardesco
presentata nel 2008 a Milano sul dipinto originale, nel 2009 a Melbourne e nel 2010
all’Armory di New York. Il New York Times commentò così: l’orchestra Architorti sonorizza
la performance, dando allo spettacolo “a Divine and natural light blurred as Marco Robino’s
rhythmic music culminated in a furious crescendo”.
– J’accuse.
– Goltzius and the Pelican Company, l’ultima fatica cinematografica del regista di cui
Architorti firma interamente la composizione e la produzione della colonna sonora come
unica referenza musicale, presentato come anteprima francese al Louvre e nei maggiori
festival internazionali, tra gli altri al Festival Internazionale del Film di Roma 2012 e
(vincitore del Mouse d’Argento).
– 3x3D – Primo corto tridimensionale di Greenaway in collaborazione con J.L.Godard
presentato a Cannes in maggio 2013.
– The Towers/Lucca Hubris.
– The Dance of Death – Ein Basler Totentanz.

Sono attualmente in produzione le musiche per i prossimi progetti cinematografici di Peter Greenaway.